Sgomberi a Roma: è “tregua armata”

I Movimenti per il diritto all’abitare hanno già la vittoria in tasca. Adesso si tratta solo di perfezionare qualche dettaglio qua e là, evitare il più possibile gli sgomberi e provare a ottenere quanto più possibile. Lo scrive Il Tempo, che così prosegue: intanto hanno piazzato le tende a Piramide, per un sit-in che andrà avanti fino a sabato, quando in corteo arriveranno in Campidoglio per protestare contro il commissario prefettizio Paolo Tronca «e la politica di sfratti e sgomberi». L’appuntamento con il prefetto Franco Gabrielli, invece, è saltato. Al suo posto, in prefettura, i Movimenti per il diritto all’abitare hanno trovato altri funzionari ai quali avrebbero posto le solite condizioni: niente sgomberi altrimenti porteranno in piazza disordini e caos. «Una moratoria giubilare degli sgomberi e degli sfratti», dunque, che una delegazione dei Movimenti avrebbe voluto discutere con il prefetto in persona, mentre a Piramide andava in scena la solita manifestazione con la minaccia di partire con un corteo selvaggio fino in Campidoglio. Il pericolo di un’ondata si sgomberi, però, esiste concretamente. A breve, infatti, potrebbe iniziare un vero e proprio giro di vite che interesserebbe buona parte dei quasi 100 immobili occupati abusivamente a Roma.

Intanto — continua Il Tempo — i Movimenti per la casa hanno ottenuto che proprio gli occupanti abusivi con la residenza prima del 31 dicembre 2013 potranno entrare a far parte delle liste per l’assegnazione di una casa popolare. Il “pugno duro, ma non troppo” che le istituzioni avrebbero scelto di usare con gli antagonisti dell’ultrasinistra (Tronca minaccia nuovi sgomberi e Gabrielli dice che per alcune di queste non si userà la forza pubblica) ha rinsaldato le fila dei Movimenti. Quindi adesso bisogna solo chiudere accordi sempre più forti con la politica e stare buoni per un po’, facendo finta di continuare la lotta ma senza strafare. Ecco perché, nella manifestazione a Piramide, tutto è filato liscio. Nonostante le minacce di partire con un corteo “spontaneo” fino in Campidoglio, alla fine le circa mille persone che hanno preso parte all’iniziativa sono rimaste ferme davanti Porta San Paolo, dove poi è stata allestita una tendopoli che andrà avanti fino a sabato. Tuttavia, lanciare messaggi allarmanti sui social network, nei quali si accusa la polizia di aver «negato il corteo ai manifestanti», violando un diritto costituzionalmente garantito, fa sempre scena. In realtà la questura ha autorizzato solo due manifestazioni stanziali. Per sabato, invece, è previsto e autorizzato il corteo.

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